Cos'è magistrature romane?
Magistrature Romane
Le magistrature romane erano le cariche pubbliche dello Stato romano. Erano fondamentali per il funzionamento della Repubblica e dell'Impero Romano.
Caratteristiche generali:
- Collegialità: La maggior parte delle magistrature erano esercitate da un collegio di magistrati, generalmente due, per evitare l'eccessivo potere nelle mani di un singolo individuo e favorire il controllo reciproco.
- Annualità: Le magistrature, ad eccezione del censore, duravano un anno. Questo limitava l'ambizione e il potere dei magistrati.
- Gratuità: Le cariche erano gratuite; i magistrati non ricevevano uno stipendio, ma sostenevano le spese della carica di tasca propria. Questa caratteristica restringeva l'accesso alle magistrature alle famiglie più ricche.
- Cursus Honorum: L'ordine prestabilito in cui un cittadino romano doveva ricoprire le diverse magistrature. Rappresentava un percorso di carriera politica.
Tipi di Magistrature:
Le magistrature erano gerarchicamente ordinate secondo il Cursus Honorum. Le principali magistrature erano:
- Consoli: Erano i magistrati supremi, detentori dell'imperium, ovvero il potere di comando militare e civile. Presiedevano il Senato e le assemblee popolari.
- Pretori: Amministravano la giustizia. In assenza dei consoli, potevano sostituirli. Possedevano l'imperium minore.
- Edili: Si occupavano della cura della città (cura urbis), dell'approvvigionamento (cura annonae) e dell'organizzazione dei giochi pubblici (cura ludorum).
- Questori: Amministravano le finanze pubbliche ed erano i tesorieri dello Stato.
- Tribuni della plebe: Rappresentavano e difendevano gli interessi della plebe. Potevano porre il veto (diritto di bloccare) contro gli atti degli altri magistrati e del Senato.
- Censori: Venivano eletti ogni cinque anni e rimanevano in carica per 18 mesi. Censivano la popolazione, stabilivano le liste dei senatori e sovrintendevano alla moralità pubblica.
Magistrature Straordinarie:
In situazioni di emergenza, venivano nominate magistrature straordinarie:
- Dittatore: Nominato in caso di grave pericolo, deteneva pieni poteri per un periodo limitato (solitamente sei mesi).
Declino:
Con l'avvento dell'Impero, il potere delle magistrature repubblicane si ridusse progressivamente, concentrandosi nelle mani dell'imperatore. Tuttavia, molte magistrature continuarono ad esistere, sebbene con funzioni modificate e subordinate al volere imperiale.